L’olio extravergine di oliva è uno degli alimenti che non può mai mancare a casa: imprescindibile elemento della dieta mediterranea, rappresenta uno dei grassi buoni maggiormente indicati nell’alimentazione quotidiana.
Molto spesso però acquistiamo l’olio senza sapere che anche questo è soggetto a scadenza (genericamente entro diciotto mesi dalla data di imbottigliamento) e che superato questo arco temporale il sapore può risentirne in termini di freschezza, sapore e odore. Queste criticità riguardano anche la conservazione dell’olio, per questo è sempre bene conservarlo correttamente per preservarne le proprietà organolettiche e nutritive.

Conservazione ideale dell’olio extravergine di oliva: il contenitore
Il contenitore migliore per l’olio è sicuramente il vetro, in particolare quello scuro in quanto la luce, essenziale per le olive per maturare, è il principale nemico dell’olio in fase di conservazione. Come tutte le sostanze grasse infatti, l’olio è soggetto a fenomeni di ossidazione, che sono molto più rapidi alla luce che al buio.
Per questo motivo, un altro contenitore ottimo per la sua conservazione perché protegge interamente l’olio dal contatto con la luce è la lattina in banda stagnata, il cosiddetto “acciaio dolce” che protegge gli alimenti dalle alterazioni chimiche, disponibile generalmente nei formati da 3 e 5 litri.
Durata e conservazione tra vetro e latta
Non c’è una particolare differenza tra i due contenitori, genericamente l’olio si mantiene perfettamente entro 15/18 mesi dall’imbottigliamento, successivamente comincia a perdere la sua forza: il profumo e l’aroma si indeboliscono e il retrogusto diventa più sgradevole.
Credere che l’olio, al pari del vino, più sta più è buono è una credenza popolare. D’altronde proprio il detto “olio nuovo e vino vecchio” ci mostra come ci sia una netta differenza tra i due prodotti.
Travasare l’olio: necessario per mantenerne la qualità
L’olio in lattina va necessariamente travasato, questo perché le proprietà dell’olio si alterano anche a causa dell’incameramento di aria che favorisce il processo di ossidazione, così come il calore. Tenere quindi il tuo olio nella lattina e aprirla e chiuderla per un uso quotidiano non è il massimo, neanche in termini di comodità!
La cosa più giusta da fare è acquistare delle bottiglie in vetro scuro nuove: niente contenitori precedentemente utilizzati per altri liquidi che potrebbero facilmente alterare il sapore e l’odore dell’olio.
Travasa il tuo olio aiutandoti con un imbuto, riempi fino all’orlo, sigilla e conservale correttamente fino al prossimo utilizzo. Un’altra alternativa è acquistare direttamente l’olio extravergine d’oliva in bottiglia: comodo, rapido e zero sprechi.
Conservazione adeguata e utilizzo consapevole
In conclusione, alcuni consigli su come conservare l’olio extravergine di oliva:
– Conserva l’olio extravergine di oliva in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e temperature estreme per preservarne freschezza e qualità nel tempo.
– Dopo ogni utilizzo, chiudi ermeticamente la bottiglia al fine di evitare l’ossidazione dell’olio, salvaguardando il suo aroma e gusto.
– Scegli un ambiente fresco e asciutto nella tua cucina come luogo dedicato alla conservazione dell’olio, proteggendolo dalla luce diretta e dal calore.
– Utilizza recipienti di vetro scuro o lattine in banda stagnata per proteggere l’olio dalla luce, un fattore critico che potrebbe comprometterne la qualità.
– Evita l’eccesso di aria nell’olio trasferendolo in bottiglie nuove e pulite, preferibilmente non precedentemente utilizzate per altri liquidi.
– Controlla regolarmente la data di scadenza sull’etichetta e consuma l’olio entro tale termine per godere della sua freschezza ottimale.
Seguire questi semplici consigli può contribuire a mantenere intatto il suo gusto prelibato, permettendoti di sfruttarne appieno i benefici e i piaceri nella tua cucina.